4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Ho riempito pagine intere di titoli possibili e la scelta è stata difficile perché volevo che nel titolo emergesse il vero significato del libro stesso.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
"Nessun luogo è lontano" di Richard Bach, perché mi aiuterebbe a ricordare quanto potenziale esiste dentro di noi.
6. E-book o cartaceo?
Entrambi: il cartaceo per il piacere di toccare, vedere ed odorare il libro, l'e-book per l'eco-sostenibilità, l'innovazione e la praticità.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La decisione è venuta in modo spontaneo: ho avvertito l'esigenza di fermarmi a riflettere sulla mia professione di istruttrice cinofila raccogliendo materiale e analizzando i miei appunti. Negli anni si sono ammonticchiati fogli su fogli, finché non sono riuscita a dar loro un'integrità.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Da un momento scherzoso con mio marito, che guardando la montagna di appunti che avevo raccolto mi ha detto :"Sono così tanti che potresti scriverci un libro!" E così ho iniziato. Ho sempre avuto il suo sostegno in questa avventura, mi ha dato la forza di portarlo a termine.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un mix di emozioni indescrivibile: gioia ed entusiasmo si mescolano alla paura e alla vergogna di esporre sé stessi. Ma vince la gioia di essere riuscita a portare a termine l'impresa!
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio marito, senza il quale non avrei trovato il coraggio di portare alla luce il libro (e me stessa).
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Grande idea! Un buon uso della tecnologia!